Il sistema della ricerca in Liguria

 

Volendo darne una rappresentazione schematica, il sistema regionale della ricerca si potrebbe definire come l’insieme delle strutture, delle attività e delle relazioni presenti fra le principali categorie di soggetti coinvolti, a livello regionale, nei processi di produzione della conoscenza e di innovazione.

Nel periodo di programmazione 2008-2010 la Regione si è posta l’obiettivo di stimolare l’integrazione e le relazioni tra coloro che generano conoscenza e coloro che la utilizzano, insieme ai soggetti che possono contribuire a migliorare l’interazione, il trasferimento tecnologico e il coordinamento strategico tra settori. Alla luce di ciò, gli attori del sistema regionale della ricerca in Liguria possono classificarsi come segue:

  • i produttori della conoscenza, ovvero l’Università e i centri di ricerca, pubblici e privati;
  • gli utilizzatori della conoscenza, cioè le imprese che in Liguria sono per lo più di piccole e medie dimensioni e che singolarmente faticano a generare processi di innovazione ma anche ad “assorbire” innovazioni già mature. A questo proposito è importante premiare nei bandi per l’accesso ai finanziamenti da parte delle imprese le domande presentate da gruppi di imprese, soprattutto PMI.
  • i soggetti ‘facilitatori’ del trasferimento tecnologico, quali i poli di innovazione, i Distretti tecnologici e gli spin-off. Le prime due realtà, che rispondono alle esigenze di un territorio che sinora ha faticato ad integrare e valorizzare le proprie competenze in un’ottica di rete, si configurano come interfacce nella filiera della conoscenza per aggregare masse critiche, ammodernare le infrastrutture e le piattaforme tecnologiche e concentrare le risorse per obiettivi e progetti strategici. Gli spin off, accademici o aziendali, rappresentano invece imprese che valorizzano e sfruttano commercialmente i risultati della ricerca scientifica trasferendo a loro volta sul mercato tecnologie, nuovi processi e servizi innovativi. L’avvio di imprese spin off può generare benefici diretti sul tessuto imprenditoriale locale, favorendo e potenziando il processo di innovazione e creando nuove opportunità di occupazione;
  • la Regione, affiancata da altri soggetti pubblici, ha il compito di coordinare il sistema e di dare coerenza alla varietà di soggetti, attività, network e partnership esistenti. Il compito di coordinamento che attiene alla Regione non riguarda soltanto i soggetti all’interno del sistema regionale della ricerca, ma si riferisce anche alle relazioni tra il sistema stesso ed il contesto esterno, in particolare i mercati globali, la rete di ricerca nazionale ed internazionale e gli organi di governo nazionali ed europei.

 

 

Nello scorso periodo di programmazione la Regione ha consolidato una rete di ricerca che vede come elementi caratterizzanti i Distretti tecnologici, i Poli di innovazione, l’Università e gli enti di ricerca con sede in Liguria, le grandi imprese, gli istituti di ricerca partecipati dalla Regione. Per rafforzare il sistema e renderlo strutturalmente competitivo e capace di modificare i propri indirizzi strategici in funzione dei mutamenti socio-economici è indispensabile evitare le frammentazioni, la staticità e le sovrapposizioni, aspetto peraltro evidenziato anche dal Programma Nazionale della Ricerca, che individua nel tema della governance un obiettivo trasversale, volto al miglioramento nella definizione delle competenze e al raggiungimento di un coordinamento più efficace degli interventi tra i diversi livelli territoriali.

Per quanto riguarda il ruolo che i differenti attori regionali svolgono nella governance del sistema, si fa riferimento alla legge regionale n. 2/2007, che definisce i compiti e le funzioni di ciascuno di essi. In particolare, alla Regione spetta il coordinamento generale del sistema, il coinvolgimento dei soggetti che lo compongono e l’approvazione dei documenti strategici.

Programmazione Regione Liguria in materia di ricerca, innovazione e alta formazione

La Regione Liguria si è dotata nel 2007 di una Legge Quadro (Legge Regionale 2/2007 “Promozione, sviluppo, valorizzazione della ricerca, dell’innovazione e delle attività universitarie e di alta formazione”) nella quale sono definiti gli obiettivi in materia di ricerca ed innovazione, di supporto alle attività dell’Università di Genova e dei centri di ricerca pubblici localizzati sul territorio regionale e le iniziative finalizzate all’innovazione del sistema imprenditoriale ligure ed alle sue collaborazioni con il sistema della ricerca e dell’alta formazione.
La summenzionata Legge (Titolo II art. 5) prevede che il Consiglio Regionale, su proposta della Giunta si doti di un Programma triennale di sviluppo e sostegno all’Università, alla ricerca ed all’innovazione.
Il primo Programma Triennale 2008-2011 ha individuato, tra gli altri, quale obiettivo strategico, la realizzazione di piattaforme tecnologiche ancorate al territorio, con caratteristiche “abilitanti” rispetto alle diverse possibili applicazioni, che divengano uno strumento per promuovere la formazione di nodi e di reti diffuse sul territorio in grado di favorire le collaborazioni ed il trasferimento di tecnologie e conoscenze dal mondo della ricerca alle imprese.

Nel corso del triennio 2008-2011 si è proseguito con la fase di analisi e pianificazione fino ad arrivare all’individuazione di priorità tematiche all’interno delle Piattaforme che hanno condotto alla creazione ed al consolidamento di specifici “Cluster” tematici quali i Distretti Tecnologici ed i Poli di Ricerca ed Innovazione su cui Regione Liguria ha nel tempo indirizzato le risorse e attraverso le quali è stata realizzata la rete della ricerca e innovazione del territorio regionale.

Per quanto attiene i Distretti Tecnologici sono attualmente attivi sul territorio regionale due realtà oramai consolidate:

 

Nel corso del 2010 si è dato altresì avvio alla realizzazione dei Poli di Ricerca e Innovazione liguri attraverso il Bando Regionale per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento per l’animazione di Poli di Ricerca e Innovazione (Deliberazione della Giunta Regionale 5 febbraio 2010 n. 177) a valere sul P.O. ob. C.R.O. 2007/2013 con una dotazione complessiva pari a 5 milioni di euro.
Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 553 del 20 maggio 2011 è stata approvata la graduatoria relativa al Bando per i Poli di Ricerca e Innovazione e sono stati selezionati e finanziati i seguenti progetti:

nell’area Scienze della Vita

 

nell’area Energia in Liguria

 

nell’area Tecnologie Marine

 

nell’area Sicurezza nei trasporti e nella logistica

 

nell’area Automazione Intelligente

 

A partire da questo scenario, il Programma Triennale 2012-2014 ha confermato la necessità di consolidare la rete dei Distretti e dei Poli di Ricerca ed Innovazione e di concentrare le risorse regionali sullo sviluppo di programmi di ricerca e di alta formazione coerenti con i programmi strategici di tali aggregazioni ed ampliando le stesse ad un maggior numero di attori del territorio (non solo enti di ricerca e imprese ma anche end users) per rendere ancor più connesse le attività di ricerca dei Poli e dei Distretti con gli effettivi bisogni del territorio